200 research outputs found

    Fertility of immigrant women in Italy: outcomes from unconventional data

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    This paper contributes to the debate on the immigrant population’s reproductive behaviors using an unconventional survey not designed for demographic analysis. Applying the own-child method of young co-residing children, who are unlikely to have left home, we describe the patterns of the numbers of births realized after migration to women aged 15-40 years old and we look at the main determinants of fertility fitting a Poisson model. According to the literature, among immigrant women the migratory patterns , the gender roles and the country/area of origin represent important determinants of migrants’ fertility after migration, while the individual characteristics and destination contexts seem less important

    Emma Schiavon, Interventiste nella Grande guerra. Assistenza, propaganda, lotta per i diritti a Milano e in Italia (1911-1919)

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    Il volume di Emma Schiavon approfondisce lo studio dell’interventismo in relazione agli sviluppi e alle espressioni del femminismo italiano. Merita sottolineare che, oltre alle più conosciute e studiate associazioni, quali ad esempio l’Unione Femminile ed il Consiglio nazionale delle donne italiane, l’Autrice volge lo sguardo a quelle meno note, aprendo il sipario su una presenza più che significativa e, soprattutto, sulla volontà politica e la capacità di ..

    Una galassia femminile : associazionismo laico nell’Italia del secondo dopoguerra

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    L’intervento si incentra sull’immediato dopoguerra e intende offrire un quadro sull’impegno espresso sia dalle associazioni femminili sia da alcune singole protagoniste attive nel campo politico e culturale che, pur mantenendo il dialogo con le due principali associazioni femminili dell’Italia repubblicana, l’Udi e il Cif, manifestarono autonomia dai partiti di massa, rifiutarono la logica della polarizzazione affermatasi fin dai primi anni della guerra fredda ed ebbero un ruolo tutt’altro che secondario nel processo di ricostruzione del Paese. Sarà, dunque, rivolta attenzione alla « galassia » di associazioni e di soggetti (tra questi alcune intellettuali quali Alba de Céspedes), che operarono a favore della cittadinanza democratica e per l’affermazione di nuovi modelli di genere. Esse richiamarono l’attenzione dell’opinione pubblica anche su aspetti inerenti la morale ed il costume (alcuni accenni in tal senso saranno svolti a proposito di Anna Garofalo), e svolsero una vasta opera pedagogica e formativa finalizzata alla costruzione di una cittadinanza responsabile e consapevole.L’article est centré sur l’immédiat après-guerre et entend présenter un tableau de l’engagement tout à la fois des associations féminines et des femmes actives sur le plan individuel dans le domaine politique et culturel. Tout en maintenant le dialogue avec les deux principales associations féminines de l’Italie républicaine, l’Udi et le Cif, ces dernières firent preuve d’autonomie par rapport aux partis de masse, refusèrent la logique de la polarisation qui s’affirma dès les premières années de la guerre froide, et jouèrent un rôle qui fut loin d’être secondaire dans le processus de reconstruction du pays. On s’intéressera donc ici à la « galaxie » des associations et des individus (dont certaines intellectuelles comme Alba de Céspedes) qui agirent en faveur de la citoyenneté démocratique et pour l’affirmation de nouveaux modèles de genre. Ces femmes attirèrent aussi l’attention de l’opinion publique sur des aspects relatifs à la morale et aux mœurs (avec en particulier des considérations à propos d’Anna Garofalo) et entreprirent une vaste action pédagogique et formatrice dans l’optique de la construction d’une citoyenneté responsable et consciente

    Introduzione

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    Introduzion

    Daily life and subjectivity: inversions in perspectives of the history of politics and gender

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    Lungo il decennio Sessanta-Settanta, contrassegnato da profonde trasformazioni strutturali e culturali, la storiografia italiana dĂ  vita a un dibattito storiografico che mette in discussione consolidati paradigmi interpretativi per aprire la ricerca a nuove tematiche e ad altre prospettive di analisi. Sotto l’influenza del dibattito teorico d’oltralpe, nascono la storia sociale e la microstoria. A partire da questi eventi, presupposti per l’ingresso della soggettivitĂ  nella ricerca storica, il saggio prende in esame i principali cardini della oramai ricca e articolata produzione sulle fonti autonarrative. Sebbene questo filone storiografico abbia avuto le sue originarie sperimentazioni nell’ambito della storia delle migrazioni e della prima guerra mondiale, e su questi grandi eventi si siano conseguiti risultati pregevoli e originali, il saggio si sofferma sulle principali linee di indagine seguite dalla Storia Politica e dalla Storia di Genere.In the 1960s, a decade marked by profound structural and cultural transformation, Italian historiography triggered a debate that questioned established interpretative paradigms in order to pave the way for new fields of research and further perspectives. Influenced by Transalpine theoretical debate, social history and microhistory emerged. In light of these events ‒the basis for the entry of subjectivity into historical research‒ here I examine the main cornerstones of the current wealth of research based on self-narrative sources. Although this historiographical field first developed in the context of the history of migration and the First World War, achieving valuable and original results concerning these major events, the present contribution focuses on the principal fields of study addressed by the history of politics and gender

    A historiographical perspective: Republican Italy, representation and gender representations (1945-1968)

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    La storiografia ha esaminato con originalità e da diverse prospettive il suffragio e la rappresentanza ma ulteriori approfondimenti possono giungere dallo studio dei significati che l’«universo semiotico» della politica attribuisce alle differenze di genere nello spazio pubblico. Sulla base di una ricerca sulle fonti a stampa e d’archivio, il saggio esamina le pratiche discorsive sull’«uomo pubblico» e sulla «donna pubblica» nei primi vent’anni dell’Italia repubblicana. Al fine di mettere in evidenza le tante eredità del passato sulla politica italiana, offre alcuni spunti sulle rappresentazioni della femminista di primo Novecento e sulla «sovversiva» negli anni del regime fascista.Historiography has examined suffrage and representation with originality and from different perspectives, but further elucidation can come from a study of the meanings that the “semiotic universe” of politics attributes to gender differences in public space. Based on research using press and archive sources, this article examines discursive practices in relation to “public man” and “public woman” in the first twenty years of Republican Italy. In order to highlight the many legacies of the past in Italian politics, I offer some insights into representations of “feminist” in the early twentieth century and “subversive” during the fascist regime
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